domenica 1 novembre 2020

STEP #9 - Gli inventori

L’anemometro a filo caldo (AFC) secondo il Fundamentals of Hot Wire Anemometry di Charles G. Lomas (1986) è stato utilizzato con prototipi da numerosi studiosi fin dal tardo 1800. Alcuni studiosi nel 1909 definirono i concetti di anemometria elettrica e fra il 1912 e il 1914 uscirono le prime pubblicazioni in merito. Colui che con il suo lavoro diede inizio all’era dell’anemometro termico (altro nome dell’AFC) fu Louis Vessot King grazie alle sue pubblicazioni nel 1914, 1915 e 1916 riguardanti lo scambio termico per convezione di un cilindro caldo immerso in un fluido e il design dell’AFC.

 


Louis Vessot King nasce nel 18 aprile 1886 a Toronto, figlio di Alonzo King (professore) e Louisa Vessot. Louis eredita forti tratti sia dalla famiglia inglese del padre che dalla famiglia francese della madre tant’è che egli era solito dire di avere un animo francese in un’armatura inglese. Sin dai primi anni di vita si interessa all’arte del design e manifattura dei lavori in ferro grazie allo zio Samuel Vessot. Negli anni del College è sempre il più giovane nei corsi e riceve i premi e i riconoscimenti più importanti. Negli anni universitari è uno studente brillante e ha una profonda amicizia con i professori Rutherford e Barnes. Nel 1920 ottiene la cattedra di fisica.

Egli si diletta nel proporre soluzioni eleganti a problemi già risolti combinando invenzioni con analisi matematica e trasformando i risultati in applicazioni pratiche. Per questo motivo si interessa all’anemometro a filo caldo che in quegli anni viene studiato da molti scienziati in diversi ambiti.

Nel 1938 a causa di ricorrenti problemi di salute decide di ritirarsi dall’insegnamento e interrompe ogni studio scientifico. Un anno dopo il suo ritiro scoppia la guerra e molti colleghi, in riferimento ai problemi riguardanti le microonde, rimpiangono la sua assenza e di quella di suoi studenti.

Muore nel 6 giugno 1956.



Bibliografia:

Charles G. LOMAS, Fundamentals of  Hot Wire Anemometry, Cambridge: Cambridge University Press, 1986, cap. 2.7, pp. 1-15

Sitografia:

Immagine e fonte:

https://royalsocietypublishing.org/doi/pdf/10.1098/rsbm.1957.0007


[Tutti i link controllati e funzionanti il 13 Gennaio 2020]


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