Il grafico di Google Books Ngram Viewer che si andrà ad analizzare
è quello relativo alle parole “hot wire anemometer”, “thermal anemometer”, “L.V. King” e “hot film anemometer” nella lingua inglese.
Curva rossa "L.V. King", curva blu "hot wire anemometer", curva verde "thermal anemometer", curva gialla "hot film anemometer"
In questo grafico possiamo notare che il primo picco
importante in ordine cronologico è quello riferito all’inventore dell’anemometro
a filo caldo tra gli anni 1914 e 1916, che coincide con la pubblicazione
di tre articoli da lui scritti in cui si collega la temperatura di un cilindro
riscaldato e la velocità di un fluido più freddo che lambisce quest’ultimo, in
quella che verrà chiamata la “Legge di King”. È interessante notare come la
curva nel tempo seppur decresca drasticamente, con eccezione di un picco nel
1931, non vada mai a zero appunto per l’importanza della sopra menzionata legge
per quanto riguarda questo strumento.
Attorno agli anni ’20 ci si inizia a riferire anche allo
strumento che King ha inventato, l’anemometro a filo caldo. Tra gli
anni ‘30 e ‘40 la parola è utilizzata spesso, probabilmente a causa del fatto
che in quell’intervallo di tempo verranno sviluppati prototipi dello strumento (ad
esempio l’anemometro di MacGregor-Morris) e inizierà ad essere utilizzato da
più persone. Nella seconda parte degli anni ’50 si avrà un terzo picco dovuto alla
pubblicazione di brevetti come quelli di Sung-Ching Ling del 1955 che
porteranno una piccola rivoluzione sui materiali adoperati e si inizierà anche
a parlare di anemometro a film caldo. Si può notare anche il
fatto che, seppur ci si riferisca all’anemometro a film caldo per individuare la
categoria dello strumento, è utilizzata maggiormente la parola “anemometro a
filo caldo”.
Le curve gialla e blu avranno dei picchi assai importanti e
coincidenti attorno al 1975-1976, anni in cui uscirono importanti articoli
scientifici riguardanti lo strumento come quello di Comte-Bellot (1976), in cui
farà anche un sunto storico dell’anemometria a filo caldo, e quello di Fingerson
e Freymuth (1977).
Curioso notare infine il fatto che “hot film anemometer”, “L. V.
King” oggigiorno siano assai poco utilizzate, l’uso di “hot wire anemometer”
abbia visto una riduzione drammatica, e soprattutto che “thermal anemometer”, altro nome dello strumento, stia mano mano rimpiazzando “hot
wire anemometer”. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che questo termine
incorpora in sé ogni tipo di sfaccettatura dello strumento, che sia nano-anemometro,
a film caldo o a filo caldo.
Bibliografia:
G.
COMTE-BELLOT, Hot wire anemometry, in «Annual
Review of Fluid Mechanics», Anno VII (1976), Vol. 8, pp. 209-231
L. M.
FINGERSON e P. FREYMUTH, Thermal Anemometers, in: Fluid
Mechanics Measurement, seconda edizione, edito da R. J. GOLDSTEIN,
Washington D.C.: Taylor & Francis, 1977, pp. 115-173
Sitografia:
Articolo di Comte-Bellot:
https://www.annualreviews.org/doi/abs/10.1146/annurev.fl.08.010176.001233
Articolo di Fingerson e Freymuth:
https://books.google.it/books?hl=it&lr&id=nh0S42qf2mEC&oi=fnd&pg=PA115&dq=Fingerson,+L.M.,+and+Freymuth,+P.+(1977)+%E2%80%9CThermal+Anemometers,&ots=FUIrOjUhSA&sig=jEExwRgV8c_-0WOM-BIHnSZieK4&pli=1#v=onepage&q=Fingerson%2C%20L.M.%2C%20and%20Freymuth%2C%20P.%20(1977)%20%E2%80%9CThermal%20Anemometers%2C&f=false
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